Cosa s’intende per metro lineare, in archivistica? Con tale misura, la cui abbreviazione è ml, si fa riferimento alla capacità di stoccaggio dei documenti nelle strutture a disposizione di un archivio o, come nel caso della Bucap, di una società specializzata nell’outsourcing della gestione documentale.
Il metro lineare archivistico è, dunque, una dimensione che mette in luce capienza strutturale di un’azienda specializzata nella conservazione di documenti affidati a supporti cartacei o, comunque, a supporti fisici.
Per calcolare il metro lineare si deve misurare la lunghezza di uno scaffale immaginario che si sviluppa in una sola profondità, in senso orizzontale, sul quale sono allineati tutti i documenti contenuti (anche solo in potenza) nell’archivio.
La Bucap può contare su ben 1.000.000 di metri lineari di materiale archiviato e di beni conservati. Frutto di una dotazione di strutture operative altamente specializzate nella conservazione e nella gestione di documenti cartacei secondo i più alti standard richiesti a queste attività, con locali a norma di legge per ciò che riguarda le misure di sicurezza e prevenzione .
Per quanto il metro lineare possa dare la misura della qualità di un servizio di conservazione fisica, esso dovrà essere accompagnato da adeguate professionalità, funzioni e infrastrutture che permettano l’individuazione, il prelievo e la movimentazione dei documenti archiviati. Per questo, i quattro magazzini della Bucap destinati alla conservazione documentale, sono dotati di impianti di scaffalature tradizionali o robotizzate, contenitori anti-deterioramento, protezioni ambientali, software di catalogazione. Una dotazione necessaria per trasformare i metri lineari in una reale unità di misura della qualità archivistica.