Cos’è la marca temporale? Una domanda legittima per tutti coloro che si affacciano per le prime volte sul mondo della conservazione sostitutiva.
La marcatura temporale (timestamping) è la procedura necessarie a certificare in modo inoppugnabile il momento in cui nasce un documento digitale.
Per comprendere in pratica, in cosa consiste una marca temporale, basterà dire che si tratta di una sequenza di cifre e sigle, secondo una sequenza standardizzata a livello internazionale, rilasciate da un ente certificato atte a identificare inequivocabilmente l’ora e il giorno in cui il documento è stato sottoposto a marcatura.
Un esempio di riferimento della marca temporale può essere il seguente:
2014-12-30 T 16:18 UTC
Dove UTC sta per tempo coordinato universale o tempo civile.
La marcatura temporale, oltre a certificare il momento esatto in cui un documento è stato prodotto, come la firma digitale, pone un “sigillo” sulla forma di tale documento divenendo garanzia dell’integrità del suo contenuto.
La marca temporale può essere apposta su documenti firmati, ma anche su documenti non firmati. Nel primo caso, la funzione di tale strumento è semplicemente quella di collocare temporalmente la creazione di un documento. Nel caso di apposizione della marca temporale su un documento firmato, la sua funzione sarà quella di garantire la validità della firma anche qualora il certificato della firma venga meno (scadenza, revoca o sospensione).
Dopo aver capito cos’è la marca temporale, per approfondire l’argomento, vi invitiamo a leggere il post “Come funziona la marca temporale”.