Dare una definizione di fondo librario non è un compito semplice poiché, il più delle volte, la vera natura di un fondo si cela dietro la volontà o l’intenzione del possessore.
Per fornire una descrizione di fondo librario universalmente valida, si può dire che il fondo è una biblioteca personale, che può entrare a far parte del patrimonio librario di una biblioteca più ampia. Una biblioteca personale che può essere stata creata a fini professionali (i testi utili all’esercizio della professione), a fini di studio (opere utili all’attività dello studioso) o a meri fini collezionistici. Inoltre un fine potrebbe non escludere l’altro.
Quello del fine non è solo un elemento utile a dare una definizione di fondo librario che vada oltre il significato accademico. Grazie all’elemento della volontà del titolare del fondo sarà possibile procedere a un ordinamento e a una catalogazione delle opere conservate, e a un’eventuale analisi della composizione della biblioteca stessa, in quanto fenomeno culturale (espressione del background e del pensiero del possessore, così come del suo contesto culturale).
Oltre ogni definizione si potrebbe dire, dunque, che il fondo librario è esso stesso un documento da studiare e conservare con perizia per contribuire alla trasmissione della cultura nel tempo, usufruendo anche dei numerosi vantaggi introdotti dalle moderne teconlogie per la digitalizzazione di libri antichi.