Permettere a chiunque di avere pieno accesso, tramite l’utilizzo di strumenti digitali, a tutte le risorse archivistiche presenti in Italia: questo l’obiettivo dello standard SAN, che può essere spiegato ricorrendo a cinque acronimi.
1. SAN
Sistema Archivistico Nazionale si propone di essere un punto di accesso comune e unificato per usufruire di tutte le risorse archivistiche rese disponibili online da enti di vario tipo e natura (regioni, biblioteche, archivi, soggetti pubblici, soggetti privati).
2. CAT
Il Catalogo delle risorse archivistiche, è il vero “cuore” del SAN. Consultando il CAT è possibile sapere quali risorse archivistiche sono disponibili in Italia, chi ne è il titolare o, in generale, chi le mette a disposizione, come accedervi, dove si trovano (tanto negli archivi pubblici, quanto negli archivi privati).
Affinché il sistema possa funzionare in maniera efficace, sono stati elaborati tre specifici standard che permettono al SAN di comunicare e interfacciarsi con gli archivi locali e nazionali, pubblici e privati. Questi tre standard sono CAT-SAN, METS-SAN e NIERA (EPF).
3. CAT-SAN
Ai complessi archivistici, ai soggetti conservatori, ai soggetti produttori e agli strumenti di ricerca che rientrano nel SAN sono associate delle schede descrittive. Il CAT-SAN è il tracciato di esportazione delle schede descrittive dei sistemi aderenti al SAN.
4. METS-SAN
Agli oggetti digitali che confluiscono nella digital library del SAN sono associati diversi metadati descrittivi, tecnici e strutturali: METS, infatti, sta per metadata encoding and transmission standard.
5. NIERA (EPF)
È l’insieme delle norme italiane per l’individuazione, l’identificazione e la descrizione di enti, persone e famiglie titolari degli archivi.
Per maggiori informazioni sullo standard SAN, il sito ufficiale è San.beniculturali.it.