Il maggiore ricorso alla digitalizzazione documentale nelle aziende è un vantaggio certo. Tuttavia tale vantaggio viene accompagnato da alcuni rischi che devono essere contemplate per garantire la continuità del business. Per definizione, il disaster recovery è la strategia più indicata per prevedere tali rischi e per sapere come porvi rimedio.
Un’organizzazione che non preveda una strategia di disaster recovery, è una struttura che non pensa a una strategia di lungo periodo. L’azienda si espone, con il proprio patrimonio informativo digitale, a diversi scenari poco rassicuranti, che il più delle volte non possono essere recuperati con un semplice ripristino amatoriale del backup del server aziendale.
- Interruzione dell’operatività – Nella società dell’informazione, la perdita di dati e documenti porta allo stallo di un’organizzazione. Fatica, tempo e buona volontà non sempre bastano per ritornare alla condizione pre-disastro.
- Perdita del know how aziendale – Il patrimonio documentale di un’azienda è la sedimentazione del know how della stessa. Se è vero che molta parte di questa conoscenza è affidata ai singoli professionisti, è anche vero che i documenti conservano una conoscenza decennale e i dati lo storico dell’azienda.
- Disservizio ai clienti – Ritardi, dimenticanze e disservizi in genere accompagnano l’evento disastroso (attacco informatico, distruzione dei server, virus) che causa la perdita dei dati.
- Perdita di dati rilevanti ai fini fiscali – Un danno rischioso in termini tributari.
Un piano di disaster recovery è ciò che può fare la differenza tra un’azienda moderna, pronta ad affrontare ogni tipo di sfida e un’azienda che si approccia al mondo dell’informazione digitale in modo amatoriale.