Ogni azienda o ente dovrebbe fare in modo che sia garantita la continuità operativa. Importante anche per evitare una delle eventualità peggiori in cui ci si può trovare, ovvero la perdita dei dati. Ma quali sono i servizi essenziali ai quali bisogna ricorrere? I principali possono essere considerati questi cinque.
- Questo è il primissimo servizio da implementare quando si cerca di garantire la business continuity alla propria attività. Esistono vari tipi di backup, ognuno dei quali si adatta meglio a una specifica realtà. Allo stesso tempo, anche ogni quanto tempo fare il backup varia a seconda delle necessità dell’azienda o dell’ente.
- Long retention backup. Con questo termine s’indica un tipo di backup in cui i dati vengono conservati per lungo tempo. Il fine del long retention non è tanto l’archiviazione dei dati ma fungere da supporto nel caso di situazioni future in cui può esserci necessità di procedere con il disaster recovery.
- Computer cluster. Con il termine computer cluster s’indica una serie di macchine che lavorano in parallelo. Questo permette all’elaboratore di compiere operazioni anche molto complesse. Inoltre, nel caso in cui uno dei due elaboratori dovesse arrestarsi, ecco che l’altro può subentrare e garantire la continuità.
- Replica su piattaforma virtuale. Aziende ed enti utilizzano sia infrastrutture fisiche sia infrastrutture virtuali per svolgere le proprie attività. Queste infrastrutture possono essere duplicate in virtuale, “allocandole” su un data center esterno.
- Disaster recovery. Un piano di disaster recovery deve sempre essere previsto all’interno di un processo di business continuity. Semplificando, in un piano di disaster recovery sono previsti i casi più probabili in cui si può andare incontro a perdita dei dati e come fare per evitarlo.
Come usufruire di questi cinque servizi? Nel caso in cui mancassero internamente le risorse o le infrastrutture, si può ricorrere alla business continuity in outsourcing.