Spesso, per inviare o richiedere documenti, bisogna fare riferimento a più uffici della pubblica amministrazione, dislocati in varie zone del territorio italiano. Dalla prossima estate, tutto questo potrebbe cambiare grazie a una semplice app: IO.
Lo scenario
Il nuovo Codice dell’amministrazione digitale, approvato all’inizio dello scorso gennaio circa, prevede tutta una serie di novità sia per le PA sia per il cittadino. In particolare, il Cad specifica che qualunque cittadino ha la possibilità di indicare un domicilio digitale e richiedere alla pubblica amministrazione di inviargli le varie comunicazioni a tale indirizzo.
Ci sono diversi esempi e modalità per creare un domicilio digitale. Il più comune e diffuso è sicuramente rappresentato dalla PEC (posta elettronica certificata).
L’applicazione
IO è, per così dire, il “nome ufficioso”, in quanto in estate comincerà la sperimentazione dell’app. Grazie alla quale il cittadino potrà gestire, utilizzando uno smartphone o un tablet, tutte le comunicazioni e le condivisioni di documenti con la pubblica amministrazione.
Affinché si possa utilizzare l’applicazione, ci sarà bisogno che:
- Il cittadino abbia un’identità SPID (Sistema pubblico di identità digitale, maggiori informazioni su gov.it);
- Il comune sia iscritto all’ANPR (Anagrafe nazionale della popolazione residente);
- La PA sia presente sulla piattaforma PagoPA.
Dopo la fase di sperimentazione, qualora fossero raccolti dei buoni risultati, l’app sarà messa a disposizione dei cittadini e se ne conoscerà il nome definitivo.
Dematerializzazione nella PA
Quest’applicazione sarà un tassello, sicuramente importante, in un processo molto più ampio: quello della dematerializzazione della pubblica amministrazione. Che dovrebbe portare a un obiettivo ben preciso, ovvero quello della totale scomparsa della carta nella gestione documentale.
Tale processo comporterà diversi vantaggi non soltanto per la pubblica amministrazione in quanto tale ma anche per il cittadino: la scomparsa della carta, infatti, da un lato consentirà di ridurre sensibilmente i costi delle PA, dall’altro permetterà al cittadino di poter usufruire di un servizio sempre più efficiente.