Il documento sottoscritto possiede -da sempre- il compito di fornire valore e riconoscimento condiviso a un atto o a una manifestazione di volontà. La riproducibilità e la modificabilità dei documenti informatici hanno sollevato, e sollevano tutt’ora, il problema dell’autenticità del documento.
Tuttavia, un documento informatico prodotto e conservato secondo le regole tecniche normative, può vantare tutte le caratteristiche di autenticità di un documento analogico fornendo ad un documento informatico il carattere probatorio e il valore giuridico di una sua controparte analogica/cartacea
I tre elementi che rendono il documento informatico una prova documentale
Affinché un documento sia ritenuto autentico, deve poter garantire la propria staticità e alcune altre caratteristiche oggettive:
- Sicurezza – il documento deve essere stato affidato a un formato informatico che ne permette la fruibilità nel lungo periodo e la certezza che non sia possibile introdurre in esso codice eseguibile.
- Integrità – l’insieme delle caratteristiche che ne dichiarano la qualità di essere completo ed inalterato
- Immodificabilità – caratteristica che permette al documento informatico di rimanere inalterato in ogni fase del proprio ciclo vitale, mantenendo la propria autenticità anche in fase di conservazione.
Conservazione digitale dei documenti informatici
Per mantenere inalterata l’autenticità del documento informatico o digitalizzato, durante tutto il suo ciclo è fondamentale non solo pensare a una formazione che risponda alle migliori prassi, ma anche a una conservazione digitale a norma. Le regole tecniche della conservazione digitale, infatti, sono state elaborate dal legislatore al fine di mantenere inalterate le caratteristiche del documento nel lungo periodo.