Cartella clinica informatizzata, digitale
La scienza medica è probabilmente uno dei settori che più trae vantaggio dall’informatizzazione degli archivi. La digitalizzazione delle cartelle cliniche è solo una delle tappe fondamentali del processo di dematerializzazione obbligatorio per la Pubblica Amministrazione, ma estremamente vantaggioso per tutti gli studi medici e cliniche private.
Secondo quanto riportato dal Ministero della Salute, la cartella clinica è un “insieme di dati, informazioni e atti, che svolge un ruolo di importanza centrale all’interno delle strutture sanitarie“.
La cartella clinica è quindi, al contempo, uno strumento di “raccolta informazioni” ma anche di “controllo“, per la stessa “natura” del documento, dunque, questa deve essere in grado di assolvere contemporaneamente ad entrambi le necessità, per altro in modo veloce e intuitivo.
Il ruolo stesso della cartella clinica, ovvero quello di garantire lo storico della salute di un paziente, sembra prestarsi perfettamente alla opportunità che questa stessa diventi “digitale”.
La digitalizzazione delle cartelle cliniche garantisce, infatti, una serie di vantaggi in termini gestionali, di sicurezza e conservazione che solo un procedimento di informatizzazione può assicurare.
Cartelle cliniche digitalizzate: i vantaggi dell’informatizzazione nel settore medico scientifico
L’ambito medico ospedaliero ha necessità di essere sempre più efficiente: essere efficienti significa garantire un servizio di qualità agli utenti/pazienti.
L’efficienza di uno studio medico, ospedale o ASL, si misura, oltre che nella qualità dei servizi, anche nella modalità con la quale questi vengono erogati.
La digitalizzazione delle cartelle cliniche consente di poter visualizzare, condividere e aggiornare in tempo praticamente reale, le informazioni relative al paziente e archiviare la cartella senza lasciarla all’usura del tempo.
Non solo, nel pieno rispetto della nuova normativa relativa alla privacy delle informazioni contenute nelle cartelle cliniche, diversamente da quelle cartacee alle quali tutti possono accedere in quanto collocate in ambienti “fisici” (archivi o magazzini), la cartella clinica “digitale” evita in partenza questo tipo di problematica.
Come tutti i documenti digitali contenenti dati sensibili, infatti, anche la cartella clinica digitalizzata può essere visualizzata da operatori in base ad un workflow di approvazione preventivamente stabilito.
Inoltre, se immaginiamo il numero di cartelle cliniche cartacee presenti in una ASL, ci sarebbe molto più semplice immaginare lo stesso espresso in un’unità di misura di lunghezza, in termini di km.
E’ evidente, dunque, che qualsiasi struttura ospedaliera o studio medico privato che si avvale della digitalizzazione delle cartelle cliniche può avere, nell’immediato e come un altro tra i già citati vantaggi, anche quello di poter usufruire di un volume di spazio sicuramente maggiore.