Metadati Amministrativi e Gestionali: questo è quanto si nasconde dietro l’acronimo MAG. Ma, in cosa consiste la metadatazione MAG? L’assegnazione di metadati risponde a uno schema standardizzato dedicato alla gestione, alla trasmissione e all’archiviazione di dati digitali in materia amministrativa e gestionale.
Il profilo di applicazione MAG è nato dagli studi di un gruppo permanente costituito ad hoc nell’ambito dell’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane e per le Informazioni Bibliografiche e con la collaborazione di esperti di biblioteche, musei e archivi. L’obiettivo del gruppo di studio è quello di creare e promuovere l’impiego di uno schema di metadatazione ampiamente condiviso espressamente dedicato alle informazioni relative alla gestione degli oggetti digitali quali parti di un archivio (come ad esempio il numero d’inventario o la segnatura in una scheda di catalogo di biblioteca).
Le funzioni dell’assegnazione di metadati MAG sono molteplici:
– Identificazione univoca dell’oggetto digitale;
– Garanzia di autenticità e integrità delle informazioni contenute nei documenti;
– Tracciare le vicende relative alla conservazione di lungo periodo dell’oggetto digitale;
– Trasmettere informazioni su diritti e condizioni d’accesso alle informazioni conservate.
Lo schema MAG si sostanzia in sezioni, utilizzabili in modo flessibile a seconda del contenuto digitale e dell’impiego dello stesso:
GEN: informazioni introduttive e generali che mettono in luce dettagli del progetto e caratteristiche del tipo di digitalizzazione;
BIB: questo set di metadati è dedicato alla descrizione dell’oggetto analogico conservato;
STRU: metadati finalizzati all’identificazione strutturale dell’oggetto digitale;
IMG: metadati dedicati all’identificazione e alla descrizione di immagini fisse;
OCR: metadati informativi relativi al sistema OCR impiegato;
DOC: i metadati DOC identificano un oggetto digitale in forma di testo derivante da un documento digitale nativo o digitalizzato;
AUDIO: specifici per file audio
VIDEO: specifici per file video
DIS: dedicati alla distribuzione di oggetti digitali.
Il MAG è espresso in sintassi XML ed è uno schema aperto. Tuttavia esiste uno standard individuato dal Manuale messo a disposizione dall’ ICCU.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!