Quando si parla di fatturazione elettronica, in realtà, si possono intendere vari tipi di pratiche che fanno riferimento alla creazione o alla conservazione del documento dematerializzato. Queste pratiche si definiscono “modelli” e, per legge, se ne individuano tre tipologie:
– Modelli di conservazione sostitutiva: nei quali si fa riferimento solo alla dematerializzazione documentale come pratica di conservazione a norma di legge;
– Modelli di fatturazione in senso stretto: che riguardano l’entità digitale di tutto il ciclo di vita del documento, creato e gestito secondo le indicazioni di legge;
– Modelli d’integrazione del ciclo ordine-pagamento: in quest’ultimo caso, l’elemento digitale incide nell’ambito dello scambio di dati, informazioni e documenti tra le parti, secondo protocolli stabiliti.
In genere, è bene sottolinearlo, quando in normativa si fa riferimento dalla fatturazione elettronica, si indicano i modelli del secondo tipo.
La tendenza è, però, quella di voler arrivare a una dematerializzazione completa di tutto il ciclo ordine-pagamento, sia a livello nazionale che a livello internazionale (e, principalmente, europeo).
In attesa della definizione di standard condivisi e di infrastrutture idonee, molti imprenditori stanno iniziando ad adeguare la propria realtà al futuro della fatturazione elettronica.
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