La firma digitale, quando fu introdotta per la prima volta, rappresentò una piccola rivoluzione nel processo di digitalizzazione documentale. Ora, vogliamo parlare dei tre vantaggi di un’ulteriore evoluzione di questo sistema: la firma digitale remota.
Dalla firma digitale semplice…
Per capire il cambiamento rappresentato dalla firma digitale remota, bisogna prima soffermarsi sulla firma digitale semplice. Si basa su un sistema di chiavi asimmetriche a coppia, una pubblica (usata dal destinatario) e una privata (usata dal titolare della firma). Grazie a questo strumento, viene garantita la validità e l’integrità di qualsiasi documento digitale al quale la firma digitale viene debitamente apposta.
La firma digitale semplice, per poter essere apposta, richiede l’utilizzo di una smart card. Si tratta di una carta, delle dimensioni di una normale carta di credito, nella quale è installato un chip. Utilizzando un lettore di smart card collegato a un PC, tramite la carta è possibile apporre la firma digitale a un documento informatico.
…alla firma digitale remota
La firma digitale remota si differenzia dalla firma digitale semplice per un particolare solo apparentemente semplice: la remota, per poter essere apposta, non richiede l’utilizzo di una smart card. E, nonostante questo, mantiene comunque tutte le caratteristiche di una firma digitale forte.
Alla base del funzionamento della firma digitale remota c’è il sistema di OTP (One Time Password). L’OTP, in sostanza, sostituisce l’autenticazione tramite chiavi tipica della smart card.
I vantaggi
Riassumendo, rispetto alla versione semplice, la firma digitale remota presenta tre grandi vantaggi:
- Semplicità: non richiede più l’utilizzo di una smart card;
- Massima portabilità: la firma può essere apposta anche da dispositivi mobile;
- Praticità: con questo sistema, è, in pratica, possibile firmare documenti digitali dovunque, basta solo avere un mobile device con sé.