Una buona progettazione del data warehouse è il primo fattore di successo dell’introduzione dello strumento in un’organizzazione aziendale. L’approccio metodologico è fondamentale per massimizzare il potenziale dei progetti di data warehousing.
Per comprendere come viene progettato un data warehouse è bene partire dai due principali approcci che caratterizzano la fase di analisi dei fabbisogni aziendali:
Approccio top-down
Lo sviluppo del data warehouse avviene dopo un’accurata analisi di ciò che serve a tutta l’azienda, per ottenere una visione globale degli obiettivi del progetto.
Questo tipo di approccio ha il vantaggio di fornire uno strumento che si integra alla perfezione, tuttavia richiede lunghi tempi di sviluppo e la gestione di differenti esigenze, a volte anche contrastanti, di ogni area aziendale. Le difficoltà che si incontrano in questo tipo d’approccio alla progettazione del data warehouse riguardano la possibilità di proiettare, in fase di sviluppo, i dettagli delle esigenze delle singole aree e l’impossibilità di poter testare la funzionalità del data warehouse se non a lavori avanzati.
Approccio bottom-up
È un tipo di sviluppo modulare che prevede l’aggregazione di diversi data mart legati alle singole aree aziendali, rispondendo all’esigenza di una singola categoria di utenti.
Questo tipo di progettazione del data warehouse permette tempi di sviluppo più contenuti rispetto all’approccio precedente, consentendo un investimento scalabile. Inoltre si può avere già da subito un riscontro sulla funzionalità dello strumento e di focalizzare gli interventi sulle problematiche che si presentano a limitati set di data mart. A differenza del top-down, questo approccio crea una piattaforma di data warehouse più segmentata.