Che lo si voglia chiamare telelavoro, lavoro agile o lavoro da remoto (per quanto ci siano delle differenze), un dato è certo: la sua sempre più massiccia diffusione non è legata unicamente all’emergenza Covid-19.
Come fare smart working è una delle domande più comuni, ormai, per aziende e PA. Ma perché scegliere il lavoro agile? Non è solo questione di contingenza: lo smart working assicura numerosi vantaggi. Eccoli:
Temi:
- Vantaggi per i lavoratori
- Vantaggi per le aziende
- Vantaggi fiscali: il credito d’imposta
- Vantaggi per l’ambiente
- I pochi svantaggi (e come gestirli)
- Professionisti dello smart working
Vantaggi per i lavoratori
Ovviamente, dipende molto dal tipo di lavoro svolto. In generale, comunque, tutti i lavoratori apprezzano questi vantaggi del lavorare in smart working:
- Risparmio di tempo. Mediamente, il tragitto casa-lavoro-casa, che sia fatto in auto o con i mezzi pubblici, porta via un paio d’ore al giorno. Invece, lavorando in smart working questo preziosissimo tempo si recupera e può essere impiegato per altre attività. Senza considerare il tempo che si impiega per prepararsi per andare a lavoro, anch’esso risparmiato e a disposizione dei lavoratori.
- Meno stress. Auto da dover guidare nel traffico, parcheggiare il più vicino possibile al lavoro, guidare nuovamente nel traffico alla fine del turno, dover parcheggiare ancora una volta: lo smart working permette di evitare tutto questo. Discorso simile per chi si sposta con i mezzi pubblici, niente file, niente metro o autobus intasati, niente scioperi o contrattempi di vario tipo con cui avere a che fare.
- Migliore conciliazione lavoro/vita privata. Come detto, il lavoratore ha più tempo per sé stesso. Quindi ha più tempo da poter dedicare alle proprie necessità e a quelle dei propri cari. Un particolare da non sottovalutare, visto che incide in maniera significativa sul livello di soddisfazione del lavoratore.
- Maggiore efficienza e produttività. Secondo i dati (Osservatorio smart working della School of management del Politecnico di Milano, presentati durante il convegno online “Smart Working il futuro del lavoro oltre l’emergenza” – i dati sono relativi al 2020), il 73% dei lavoratori ritiene buona o ottima la propria concentrazione durante lo smart working, per il 76% è aumentata l’efficacia, per il 72% è aumentata l’efficienza.
Vantaggi per le aziende
Non bisogna pensare che lo smart working sia ambito soltanto dai lavoratori. Anche le aziende e le pubbliche amministrazioni, mese dopo mese, si sono rese conto di quanti vantaggi porta il lavoro agile.
- Dipendenti più soddisfatti e produttivi. Questo aspetto si collega strettamente all’ultimo punto della sezione precedente. Un dipendente soddisfatto è un dipendente che vuole restare in azienda, inserirsi in maniera proficua e, possibilmente, crescere. Un dipendente più produttivo, efficace ed efficiente è una risorsa preziosa e utile per l’azienda.
- Incremento delle competenze digitali. Un altro aspetto dello smart working è l’incremento delle competenze digitali dei dipendenti, che durante il lavoro agile devono utilizzare strumenti e software nuovi. Sempre secondo i dati del Politecnico di Milano, il 71% dei dipendenti privati e il 53% dei dipendenti pubblici hanno evidenziato un incremento delle proprie competenze in ambito digital.
- Flussi più efficienti. Inevitabilmente, si sono dovuti rivedere sia i processi aziendali sia i processi nelle PA, in quanto sono stati adattati alle nuove esigenze degli strumenti digital. Ebbene, i processi e i workflow migliorano con lo smart working, diventando molto più semplici, immediati ed efficienti.
- Risparmio. In maniera piò o meno diretta, un lavoratore in smart working comporta un risparmio per l’azienda: infatti, si riducono, e sensibilmente, i consumi di elettricità e acqua, tanto per fare alcuni degli esempi più immediati. Senza considerare che un’azienda potrebbe decidere di trasferirsi in una sede più piccola il cui affitto costa meno: un ulteriore risparmio.
Vantaggi fiscali: il credito d’imposta
L’articolo 120 del decreto Rilancio prevede, tra le altre voci, delle agevolazioni per tutti gli “investimenti di carattere innovativo quali lo sviluppo o l’acquisto di strumenti e tecnologie necessarie allo svolgimento dell’attività lavorativa”. In questa voce rientrano tutte le spese eventualmente sostenute per l’acquisto di tecnologie e strumenti per lo smart working (come chiarito dall’Agenzia delle entrate con la circolare del 10 luglio 2020, n. 20/E).
Il beneficio fiscale consiste, per le spese sostenute nel 2020 per “gli investimenti necessari per consentire lo svolgimento dell’attività lavorativa in smart working”, in un credito d’imposta pari al 60% delle spese sostenute ammissibili e fino a un massimo di 80mila euro.
Oltre a questo vantaggio, non ci sono, almeno al momento, altre agevolazioni fiscali previste per l’implementazione dello smart working. Per avere maggiori informazioni su eventuali altre agevolazioni, si rimanda ai siti ufficiali delle singole Regioni italiane.
Vantaggi per l’ambiente
Inutile dire che anche (se non soprattutto) l’ambiente ringrazia per lo smart working.
- Secondo i dati dell’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile – 2020), lo smart working riduce di circa un’ora e mezza gli spostamenti giornalieri, fa risparmiare 46 milioni di chilometri, riduce di 8mila tonnellate le emissioni di CO2, di 1,75 tonnellate le emissioni di PM10, di 17,9 tonnellate le emissioni di ossido di azoto. Tutto questo porta a un risparmio economico complessivo di circa 4 milioni all’anno di mancato acquisto carburante.
- Secondo i dati dello studio Added value of flexible working realizzato da Development Economics, il lavoro agile può ridurre i livelli di anidride carbonica di 214 milioni di tonnellate l’anno entro il 2030.
I pochi svantaggi (e come gestirli)
Si ritorna a citare i dati del Politecnico di Milano:
- Il 29% dei lavoratori ha trovato difficoltà a separare il tempo del lavoro dal tempo privato;
- Il 28% dei lavoratori ha avuto difficoltà a trovare un equilibrio tra tempo da dedicare al lavoro e tempo privato;
- il 29% dei lavoratori ha avvertito la sensazione di isolamento nei confronti dei colleghi, del lavoro e dell’azienda.
Svantaggi da tenere in considerazione ma che possono essere gestiti adottando internamente delle best practice che tutti i dipendenti possono seguire e che permetteranno loro di lavorare al meglio in modalità smart working, beneficiando così esclusivamente dei vantaggi.
Approfondimento: Smart working: 5 consigli pratici per gestire il lavoro agile
Professionisti dello smart working
I (tanti) vantaggi sono sicuramente allettanti e o (pochi) svantaggi gestibili. Non è un caso se, ormai, tutte le aziende e le PA stanno pensando allo smart working, non solo per le necessità contingenti ma soprattutto per i numerosi benefici. Per approfittarne, però, bisogna rivolgersi sempre e solo ai professionisti.